chi mi ama mi segua

Mi sono permesso di riassumere in questo articolo cinque lezioni di fotografia che mi ha dato Oliviero Toscani. Alcune di queste vengono direttamente da sue interviste e libri, altre le ho semplicemente fatte mie studiando le sue immagini.

Oliviero Toscani, vi rimando a Wikipedia risparmiandovi la biografia, è sicuramente uno dei fotografi che con le sue immagini ha fatto discutere su temi importanti come le guerre, la sessualità, la religione, il razzismo, la rappresentazione del corpo e chi più ne ha più ne metta.

Chi lo ricorda principalmente per le campagne Benetton probabilmente lo definirà un fotografo pubblicitario, ma in realtà, analizzando le sue fotografie, di pubblicitario troviamo ben poco. Almeno se consideriamo la pubblicità nel senso comune e banale del termine, quello in cui una modella anoressica posa con gli abiti della nuova collezione per ricordarti quanto li vorresti anche tu. In un’intervista lui ha definito il suo lavoro per Benetton come prestato all’azienda. Nella sua concezione della fotografia, il creativo mette la sua arte a disposizione dei committenti sfruttando la potenza di fuoco della loro pubblicità (e ovviamente l’azienda ci deve guadagnare, se no non esisterebbe il lavoro).

Ma passiamo subito ai nostri cinque punti:

oliviero toscani benetton prete suora

  1. La semplicità paga

    A mio avviso, una delle più grandi capacità di Oliviero Toscani è quella di riuscire a sintetizzare temi molto complessi in una sola potente immagine. Tecnicamente, lo sfondo bianco è il compagno migliore di un’immagine che deve andare dritta al punto. La luce in studio è tecnicamente usata alla perfezione, ma rimane al suo posto senza togliere il palcoscenico al messaggio. L’idea dietro le immagini è forte e la tecnica è solo ciò che ne permette la realizzazione. Graficamente parlando, anche il testo è usato in modo forte e minimale, senza lasciare spazio a distrazioni.

    benetton cuori white black yellow

    oliviero toscani benetton cavalli

  2. Mostra l’inaspettato

    Bianco e nero, prete e suora, persone di nazionalità e religioni rivali chi si baciano, bimbi nel seno delle loro madri, peni, vagine, modelle anoressiche a nudo, cavalli che si ingroppano, i condannati a morte… Moltissimi scatti di Oliviero Toscani mostrano quello che la società non si aspetta di, o non vuole, vedere ed è per questo che funzionano e creano un dibattito. Sorprendono.

    benetton bambini

  3. Dietro la fotografia c’è un’idea

    Criticare la guerra, gli scontri fra le religioni e i loro dogmi, mettere alla luce certi modelli sbagliati della società, raccontare il genere umano… Gli scatti di Toscani non sono mai pura speculazione estetica, a spingere le immagini c’è il motore di un’idea. Quando la fotografia con la propria forza mira a far riflettere la società, contribuisce a farla progredire e smette di essere solo comunicazione visiva. Prima uscire a scattare mi chiedo: cosa voglio dire oggi?

    benetton condannati a morte

  4. Senza rischio non c’è progresso

    Quando dice che “la creatività è dall’altra parte del vento”, Toscani svela una parte importantissima del processo creativo: critica, smonta, metti in dubbio. Non devi per forza essere in disaccordo sul fatto che i preti non possano sposarsi, ma se non mantieni un atteggiamento critico non potrai mai capirlo veramente. Anche il grande designer Bruno Munari, nel descrivere il processo creativo, raccomanda di suddividere un problema in tanti altri sotto problemi da analizzare e risolvere, incastrando le loro soluzioni per ottenere il risultato finale. Essere critici, andare controcorrente, ti permette di analizzare, smontare, comprendere e magari creare qualcosa di nuovo. È rischioso, ma d’altronde i diritti non li abbiamo acquisiti andando d’accordo con lo status quo.

    benetton anoressia

  5. Il progetto è la chiave

    Una singola immagine spesso non basta, serve un progetto per darle un senso. Progettare ti serve proprio a mettere in moto il processo creativo di cui abbiamo appena parlato, dà linfa vitale alla narrazione e ti aiuta a non perdere il filo. Un ritratto racconta una persona, centinaia di ritratti possono raccontare l’umanità.

    oliviero toscani razza umana

Ti è piaciuto questo post? Nella rubrica Maestri della Fotografia impariamo dai migliori.

Se queste cinque lezioni di fotografia di Oliviero Toscani ti hanno ispirato, ti consiglio due suoi libri che ho letto:

[Le fotografie, nel rispetto del diritto d’autore, vengono qui riprodotte per finalità di critica e discussione ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis e 101 comma 1 Legge 633/1941.]

Credits: Oliviero Toscani